Chi è Jackson Pollock?
E che cos’è il Dripping?
Proviamo a raccontarlo in un modo un pò di diverso dal solito, offrendo agli adulti uno spunto di approfondimento e ai bambini un’occasione per imparare divertendosi.
Iniziamo scoprendo la vicenda di questo stravagante pittore attraverso un Topolino molto particolare (n° 2969 di Ottobre 2012): un numero speciale, dedicato alla celebre collezionista americana Peggy Guggenheim, che parla di arte e non manca di affascinare – in tipico stile Disney – sia grandi che piccoli.
PILLOLE DI STORIA DELL’ARTE PER TUTTE LE ETÀ
New York, anni ’40.
Jackson Pollock è un carpentiere con un sogno nel cassetto: diventare un famoso pittore.
Lavora nel cantiere di un grande museo – il Solomon R. Guggenheim Museum – in costruzione sulla 5th Avenue di Manhattan, ma la sua vera passione non sono il cemento e le casseformi bensì le vernici e la musica. Un giorno decide di fare qualcosa che nessuno aveva mai osato fare prima: getta via il cavalletto che tutti gli altri usano per dipingere e inizia a far gocciolare liberamente i colori su una tela enorme adagiata sul pavimento. Le persone deridono i suoi lavori e continuano a ripetere: “E tu saresti un artista?!” “Questo non sarà mica un quadro!” “Potevo farlo anch’io!”. In effetti, le sue opere sono diverse da tutte le altre, non raffigurano nulla. Ma, a guardar bene, raccontano poeticamente quello che Jackson sente dentro di sè: sono movimento, libertà e immaginazione allo stato puro. Solo una persona comprende che dietro a quelle macchie c’è un mondo tutto da scoprire. Non è una nota studiosa, ma ama profondamente l’arte ed ha una straordinaria sensibilità: il suo nome è Peggy Guggenheim. Dopo tante porte sbattute in faccia, Peggy dà finalmente fiducia a Jackson e lo aiuta a realizzare il suo sogno, destinandogli un piccolo stipendio mensile che gli permette di dipingere. Oggi – sessanta anni dopo – quelle “tovaglie”, su cui molti pensavano fosse esplosa una caffettiera, sono esposte nei più grandi musei di tutto il mondo come primi e migliori capolavori di arte contemporanea. Questa storia ci insegna a non smettere di combattere per raggiungere i nostri obiettivi: Jackson non sarebbe mai diventato il grande Pollock se non avesse avuto il coraggio di difendere oltre tutto e tutti la sua arte istintiva.
“Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.” (La Ricerca della Felicità, 2006)
Dunque…
Chi l’ha detto che si possa dipingere solo con i pennelli? E che la tela debba stare in verticale, ben salda sul cavalletto?
Nel rivoluzionare il concetto di pittura, Jackson Pollock inventa un nuovo modo di dipingere: il Dripping. Il Dripping è la tecnica pittorica dell’Action Painting, una corrente artistica nata a New York nel Secondo Dopoguerra, grazie a Jackson ed altri amici come Willem de Kooning, Franz Kline, Arshile Gorsky. Le sgocciolature e i segni di colore che contraddistinguono questi quadri rispondono solo all’istinto dell’artista: azione ed evasione sono le nuove parole d’ordine di un’epoca tutta in fermento con un fortissimo desiderio di cambiamento.
A chi non piacerebbe essere, almeno per un istante, Jackson Pollock?
Ecco come realizzare il tuo Dripping!
Ciao Giulia,
innanzitutto scusa il ritardo (ci era sfuggita la menzione nell’articolo) e grazie di cuore.
Che onore essere nominate fra tante magnifiche iniziative così importanti!
Bellissimo Blog, complimenti.
Buon lavoro e a presto.
Restiamo in contatto.
Un caro saluto,
Martina e Brenda
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